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20 02 2013 | Rimini | Confindustria a Carim: Avviare insieme strategie per lo sviluppo

Mercoledì, 20 Febbraio 2013

tortora-scuro

Rimini | Confindustria a Carim: Avviare insieme strategie per lo sviluppo


Incontro al vertice stamani a Rimini tra Confindustria e Banca Carim. Il padrone di casa Maurizio Focchi, presidente degli industriali, ha accolto il presidente dell’istituto di credito e il direttore generale, Sido Bonfatti e Alberto Mocchi, più o meno con queste parole: “Non possiamo esimerci dal chiedere la necessaria attenzione per le aziende che stanno soffrendo. Siamo convinti che ci siano i presupposti affinché Confindustria Rimini e lo storico istituto di credito, possano lavorare nella stessa direzione al fine di trovare le adeguate strategie per avviare una nuova fase di sviluppo”.


Domanda a cui Bonfatti non si è sottratto. “Intendiamo il ruolo di ‘banca del territorio’ – ha detto il presidente di Carim2 – non certo come un messaggio propagandistico”. E cita alcune iniziative messe a punto, dai fondi per le ‘tredicesime’ ai finanziamenti agevolati per le ristrutturazioni di immobili a destinazione ricettiva fino all’incorporazione di Eticredito “e della relativa mission”. Ma non basta. “Abbiamo ribadito – ha aggiunto – di voler essere ‘banca-guida’ anche nella soluzione delle situazioni di crisi che ci vedono coinvolti, per la creazione di ‘Protocolli di comportamento’ che agevolino i processi di risoluzione”.


Come aveva già detto qualche tempo fa analizzando i primi mesi di mandato, Bonfatti ripete di voler “fare la nostra parte, a condizione che lo facciano anche gli altri soggetti protagonisti dell’economia riminese. Fra costoro inseriamo anche gli enti e le amministrazioni pubbliche, quando compiono scelte che hanno diretta incidenza sull’economia e sulle imprese. E inseriamo anche gli imprenditori che chiamiamo a valutare tutti gli strumenti disponibili per il rafforzamento delle loro imprese, compatibilmente con le risorse disponibili nei singoli casi di specie”.


Ha in mente anche degli espedienti pratici. “La banca vedrebbe con favore il ricorso allo strumento dei “prestiti partecipativi” che consente un sostegno finanziario immediato all’impresa da parte delle banche, nella prospettiva di un successivo e graduale intervento dei soci nel capitale dell’impresa finanziata”. Ha poi confermato davanti agli industriali “che non è intenzione della banca perseguire una politica di riduzione dei costi a scapito dei livelli occupazionali” e che “le recenti rinunce alla prosecuzione dello storico rapporto con il Comune di Rimini e con l’Inps sono coerenti con il richiamo a concentrare l’attività delle banche su servizi strategici e profittevoli”.


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